giovedì 26 settembre 2013

Recensione Videogioco: GTA V

Rieccomi dopo alcuni giorni d'assenza! Indovinate dovuta a cosa? Esatto, GTA V! In più ieri mi è arrivato Fifa 14, e ho la maturità, posso impazzire!
Ma la smetto subito di parlare di me stesso, cominciamo:


Allora, forse era da San Andreas che non mi divertivo così tanto, anzi, questo titolo è più bello oltre che, ovviamente, più completo; 70 € spesi benissimo. La differenza la fanno i protagonisti, ognuno dei queli ha una storia diversa, ma che col passare del gioco intrecceranno le loro storie per far dei colpi insieme; i colpi sono lo spartiacque tra un momento del gioco e un altro, un pò come se fossero dei boss per passare al livello successivo.

Finalmente la città ha un'anima, le persone camminano con un senso logico, parlano tra di loro, fanno cose! Si può anche interagire con le altre persone, ma il più delle volte finirà in una scazzottata.

La guida delle vetture è migliorata, ogni auto e moto ha le sue caratteristiche e si possono modificare dal meccanico. Secondo me è ancora troppo facile rubarle, ma in fondo il gioco si chiama Grand Theft Auto.

Come le vetture, anche i personaggi possono essere modificati, ma se le acconciature e i tatuaggi sono abbastanza inutili, i vestiti sono fondamentali: infatti più di una missione richiede un certo tipo di abbigliamento, ad esempio per mimetizzarsi all'interno di un'azienda informatica ci si dovrà vestire da nerd. Si possono aumentare, grazie all'esercizio fisico, anche le abilità sportive dei personaggi, soprattutto importante è la resistenza, che ci servirà mantenere in forma per poter scappare più facilmente!

Le armi sono facile ed intuitive da usare, anch'esse personalizzabili.

In ultimo ma non meno importante la grafica; gli ambienti di gioco sono spettacolari, la grafica finalmente si è evoluta e lo si nota soprattutto nel paesaggio, ma rispetto a GTA IV è migliorata soprattutto la luce del gioco, che nel capitolo precedente tendeva ad essere un pò troppo chiara

Voto 10 per Rockstar Games che ha sfornato un gioco veramente con le contropalle.

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